n6fab reviewed L'anno della lepre by Arto Paasilinna
Libertà: alcolizzarsi, fare a botte, uccidere animali, prendere ciò che si vuole
2 stars
Il protagonista scappa dalla sua vita per forse (perché non viene mai analizzato esplicitamente questo volere) una ricerca interiore e un contatto diretto con la natura. In verità non c'è nessuna ricerca interiore, non si pone mai nessuna domanda su cosa ha lasciato, su cosa ha vissuto e sta vivendo. Vive allo sbando, per la maggior parte ubriaco. Il contatto con la natura è solo un pretesto, non avverte nessun richiamo da questa e non ne ha particolare rispetto. È egoista e ogni azione avviene per puro divertimento, noia o scelta casuale. Pretende ospitalità perché può economicamente permettersela, ogni cosa che è possibile solo grazie ai soldi che ha con sé. Nella natura lui è un pezzo fuori contesto che si adatta a forza solo per sopravvivere ma che non si pone problemi sopratutto verso il finale in cui vuole dominarla e cacciarla. Personaggio che rappresenta ciò che ha lasciato …
Il protagonista scappa dalla sua vita per forse (perché non viene mai analizzato esplicitamente questo volere) una ricerca interiore e un contatto diretto con la natura. In verità non c'è nessuna ricerca interiore, non si pone mai nessuna domanda su cosa ha lasciato, su cosa ha vissuto e sta vivendo. Vive allo sbando, per la maggior parte ubriaco. Il contatto con la natura è solo un pretesto, non avverte nessun richiamo da questa e non ne ha particolare rispetto. È egoista e ogni azione avviene per puro divertimento, noia o scelta casuale. Pretende ospitalità perché può economicamente permettersela, ogni cosa che è possibile solo grazie ai soldi che ha con sé. Nella natura lui è un pezzo fuori contesto che si adatta a forza solo per sopravvivere ma che non si pone problemi sopratutto verso il finale in cui vuole dominarla e cacciarla. Personaggio che rappresenta ciò che ha lasciato alle sue spalle, non riflette, non apprende, non fa tesoro d'esperienza, non è interessato a ricercare qualcosa.