«Internet è un'entità aliena», annunciava David Bowie nel 1999: oggi la profezia si è avverata, …
Interessante e scorrevole
5 stars
Un'istantanea lucida e approfondita su cos'é il web e le sue estetiche oggi. Dal Vaporwave alle Backrooms, passando da tutti i fenomeni online che hanno avuto impatto nei primi venti anni di questo nuovo millennio.
Murderbot è un'Unità di Sicurezza che si è hackerata da sola. Murderbot fa finta di prendere ordini dagli umani per non farsi scoprire. Murderbot è come noi, non ha voglia di fare un tubo, tranne guardare serie tv sul suo feed interno.
Ma gli avvenimenti la costringono, ogni volta e immancabilmente, a intervenire per salvare la pelle ai suoi stůpidi umani. E lo fa bene. È pur sempre un'Unità di Sicurezza.
Lungo quattro novelle Murderbot, tra battaglie, fughe e nascondigli, ci porterà a domandarci se gli androidi posso provare veri sentimenti, se esiste fiducia tra robot e altri costrutti, se il libero arbitrio è poi così libero.
Lettura consigliata a chi ama la space opera ma vuole qualcosa di fresco e nuovo, a chi pensa che l'AI sarà la fine di ogni cosa, a chi piacciono personaggi ben caratterizzati e una buona dose di ironia tagliente.
La storia di Angrboda inizia come finisce la maggior parte dei racconti di streghe: con …
Review of "The witch's heart" on 'Goodreads'
4 stars
Per chi avesse letto Miti del Nord di Neil Gaiman, sappia che questa storia si innesta alla perfezione nel capitolo "I figli di Loki". Una storia bellissima, con una caratterizzazione dei personaggi molto accurata. Un romanzo avvolgente. Ho anche pianto un po'.
Battle Royale (Japanese: バトル・ロワイアル, Hepburn: Batoru Rowaiaru) is the first novel by the Japanese author …
Review of 'Battle Royale' on 'Goodreads'
3 stars
Primo libro di autore giapponese che leggo (forse avevo letto qualcosa di Banana Yoshimoto anni fa) e pur nella sua lunghezza scorre molto bene. Alcune scene sono molto crude e ho fatto fatica a tenere a mente tutti i personaggi. Forse il fatto che sapevo già la storia mi ha un po' rovinato la lettura.
Si definisce pseudobiblion un libro immaginario che viene trattato come fosse reale e quindi citato …
Review of "L'uomo che vedeva le mosche" on 'Goodreads'
4 stars
Dalla quarta di copertina: Si definisce pseudobiblion un libro immaginario che viene trattato come fosse reale e quindi citato come fonte o addirittura recensito. Il che è proprio quello che farò io nelle prossime righe.
Infatti, il libro in questione parla proprio di dieci opere impresentabili e dei loro autori. Personaggi assurdi che hanno scritto (o diretto) storie folli e dallo scarsissimo successo editoriale.
Clay Robson, per esempio, è il biografo di Michael Rondello, fondatore della religione della Luce Riflessa. In questo racconto viene ripercorsa, in maniera piuttosto asciutta, la vita di Mike the Light (Rondello ndr.) che sembra sceneggiata da Hunter D. Thompson. Abbiamo racconti ancora più lisergici, come “Centopiedi e tribù in New Mexico” che rientra (a mio parere) dritto nel Weird. La lettura prosegue leggera tra alieni che danno vita a una rivoluzione anarco-libertaria, strani libri magici indiani, l’autobiografia del sedicente più grande musicista britannico vivente, un’isola …
Dalla quarta di copertina: Si definisce pseudobiblion un libro immaginario che viene trattato come fosse reale e quindi citato come fonte o addirittura recensito. Il che è proprio quello che farò io nelle prossime righe.
Infatti, il libro in questione parla proprio di dieci opere impresentabili e dei loro autori. Personaggi assurdi che hanno scritto (o diretto) storie folli e dallo scarsissimo successo editoriale.
Clay Robson, per esempio, è il biografo di Michael Rondello, fondatore della religione della Luce Riflessa. In questo racconto viene ripercorsa, in maniera piuttosto asciutta, la vita di Mike the Light (Rondello ndr.) che sembra sceneggiata da Hunter D. Thompson. Abbiamo racconti ancora più lisergici, come “Centopiedi e tribù in New Mexico” che rientra (a mio parere) dritto nel Weird. La lettura prosegue leggera tra alieni che danno vita a una rivoluzione anarco-libertaria, strani libri magici indiani, l’autobiografia del sedicente più grande musicista britannico vivente, un’isola di funghi, vampiri albini, una Regina delle mosche (racconto che dà il titolo al libro), un monaco buddista che diventa una guida spirituale per una comunità neonazista in Sudamerica e infine una pellicola sperimentale infarcita di messaggi subliminali per sovvertire la società capitalista.
L’impressione generale è che sia tutto falso. Ma è proprio questo il bello, e mi sono divertita molto a leggere le strampalate avventure di questi personaggi presi quasi sempre a schiaffi dalla vita. Uno splendido esercizio di fantasia, con alcuni svolazzi di sincero genio e quale tocco di volgarità che condisce sapientemente il testo.