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Baylee

lasiepedimore@lore.livellosegreto.it

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Femminista in fieri, aroace, atea agnostica, lettrice curiosa, book blogger, amante dell'inverno e del tè caldo.

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L'idiota (Paperback, Italiano language, Mondadori) 3 stars

Pubblicato a puntate nel 1868 sulla rivista moscovita "Russkij vestnik", L'idiota fu scritto freneticamente da …

L'idiota

3 stars

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Sto tergiversando da due mesi nel tentativo di mettere insieme i miei pensieri dopo la lettura de L’idiota: siccome dopo tutto questo tempo non ho affatto le idee più chiare, ecco a voi una bella recensione caotica della mia esperienza di lettura.

Il mio primo problema con L’idiota è che è un po’ come il suo protagonista, l’idiota del titolo che però si rivela essere molto intelligente: è una contraddizione insanabile tra il capolavoro della letteratura e la ciofeca immonda. Ci sono indubbiamente delle belle pagine ne L’idiota e di certo non si può dire che Dostoevskij non sapesse scrivere, ma si tratta di un romanzo faticosissimo da leggere. Non per la mole, ma perché è disorganizzato al punto che le vicende tra i vari personaggi non fluiscono con armonia verso la conclusione, ma ci si ammassano …

Né di Eva né di Adamo (Paperback, Italiano language, 2008, Voland) 3 stars

Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda …

Né di Eva né di Adamo

3 stars

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Quanto mi sono divertita a leggere questo libro! Avevo letto che era un romanzo ironico, ma non mi aspettavo proprio che mi facesse ridere così tanto! Nothomb è dotata di un senso dell’umorismo molto garbato, ma allo stesso tempo così indifferente alle convenzioni sociali da renderlo irresistibile e sagace. Questo rende il suo racconto gentile e perspicace: Nothomb non si permette mai di essere crudele, ma di sicuro non si lascia scappare alcuna occasione di ridere del mondo, dei comportamenti e delle piccole manie.

Certo, non posso scrivere che si sia comportata benissimo con Rinri, ma mi è davvero difficile avercela con lei (e nemmeno lui, in fondo, sembra essersela presa più di tanto, conoscendo la tipa): è che il suo modo di vivere è così leggero e svincolato da ogni fisima che mi viene da scrivere: Contro …

Non ci sono solo le arance (Paperback, Italiano language, 2019, Mondadori) 4 stars

Adottata da una famiglia religiosissima della provincia inglese - dove «i pagani sono dappertutto, specialmente …

Non ci sono solo le arance

4 stars

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Non ci sono solo le arance è il libro che dovete leggere se non siete convintə del potere delle storie. Si tratta di un romanzo autobiografico dove Winterson racconta della sua esperienza di ragazza lesbica cresciuta in una famiglia (e in una comunità) pentecostale e sottoposta al feroce bigottismo della madre. Per sapere cosa c’è di vero e cosa di rielaborato, vi consiglio poi la lettura di Perché essere felice quando puoi essere normale? che io da brava rincoglionita ha letto per primo, perdendomi tutti i riferimenti a Non ci sono solo le arance.

Purtroppo molta dell’omofobia raccontata in questo romanzo è accaduta davvero, ma non è l’aspetto si cui si focalizza Winterson. O meglio, certamente occupa una parte importante in Non ci sono solo le arance, ma il focus è sulle storie, sulla loro importanza …

La cuoca di d'Annunzio (Paperback, Italian language, 2015, UTET) 2 stars

Per quasi vent’anni Gabriele d’Annunzio comunicò con la sua cuoca per mezzo di una miriade …

La cuoca di d'Annunzio

2 stars

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Onestamente, mi aspettavo tutto un altro libro: pensavo che si sarebbe concentrato sullo spiegarmi il rapporto tra d’Annunzio, il cibo e anche la cuoca che glielo preparava, ma in realtà è un elenco di pietanze che il poeta amava, elencate e ripetute fino allo sfinimento (soprattutto le uova: un paragrafo sì e l’altro pure ci viene ricordato quanto le amasse d’Annunzio, tanto che sono arrivata a pensare che queste benedette uova servissero più che altro ad allungare il brodo), e bigliettini che d’Annunzio lasciava alla sua cuoca con i piatti desiderati, i complimenti per quelli già cucinati e cose così.

Tutte informazioni interessanti se si è interessati ad avere una visione a trecentosessanta gradi di d’Annunzio, un po’ meno se vi sta prepotentemente antipatico e dei suoi gusti ve ne frega il giusto. Anzi, nonostante le autrici abbiano …